Nel 2011 il Golf Club Bergamo, l’Albenza, compiva cinquantanni, traguardo prestigioso per questo circolo inserito tra le campagne di Barzana e Almenno San Bartolomeo, tra le Prealpi lecchesi e accanto alle valli dell’Imagna e del Brembo.
È spesso la storia di un uomo o di un gruppo di amici che fa nascere un golf, in questo caso il noto industriale del luogo Cesare Magnetti fu l’anima di questo percorso.
85 ettari di fitta vegetazione, dossi e avvallamenti naturali erano ideali per un campo da golf e così avrebbe potuto evitare di andare a giocare sul percorso di Villa d’Este con l’amico ingegnere Ernesto Maggi. In breve un gruppetto trovò ottima l’idea e si iniziarono i lavori delle prime 18 buche con lo studio Cotton & Sutton, architetti londinesi, che crearono un campo d’impronta anglosassone, quello che ancora è attualmente. Un percorso molto tecnico, con partenze sopraelevate ed una buona distribuzione di ostacoli d’acqua (utilizzando i ruscelli che spontaneamente sorgevano all’interno della proprietà) e di sabbia, ricco di pendenze naturali che rendono molto impegnativi gli arrivi su alcuni green.
Magnetti si dedicò con entusiasmo all’impresa che realizzò magnificamente e diresse per 28 anni (succedendo all’amico Carlo Pesenti) con l’ultima opera ai piedi delle colline orobiche, il terzo tracciato di 9 buche, inaugurato nel giugno del 1988, che giustamente porta il nome di “Percorso Magnetti” e che venne realizzato sotto la guida degli architetti Marco Croze e Tom Linskey, quest’ultimo direttore della Scuola Nazionale della Federgolf dal 1981 al 1984, nonché grande sostenitore delle potenzialità di Costantino Rocca che, abitando lì in zona, era stato caddie in quel circolo e lì aveva appreso a giocare a golf.
Interessante la Club House, opera dell’architetto Sandro Angelini, che ha realizzato un edificio del tutto diverso dallo stile rustico-elegante che si incontra spesso in altri Club e che nasce dalla necessità di adattare alla nuova funzione una struttura già esistente. Ampi saloni, luminosi grazie alle grandi vetrate che si affacciano sui green, un ingresso moderno (avveniristico per l’epoca nel quale venne costruito), sale da gioco, uffici, bar e ristorante molto funzionale.
I materiali particolari impiegati, chiaramente usuali in zona, sono ciottoli per i muri e ferro battuto, intimamente legati alle tradizioni ed alla cultura delle valli bergamasche. Tutto ciò ha reso l’Albenza uno dei Circoli più eleganti ed accoglienti d’Italia.
.