Il più importante confronto nel mondo della gastronomia si svolgerà nel 2018 a Torino dove eventi tra cultura ed enogastronomia, diffusi sull’intero territorio del Piemonte, scandiranno le tappe d’avvicinamento alla finale europea del prestigioso concorso, Bocuse d’Or in programma nella città a giugno, dall’8 al 16. si terrà una settimana ricca rivolte al grande pubblico. il Piemonte terra ricca di prodotti d’eccellenza sarà al centro della scena europea con la selezione del Bocuse d’Or Europa, ideata nel 1987 dallo chef Paul Bocuse.
20 giovani chef, vincitori delle rispettive selezioni nazionali, tenteranno di aggiudicarsi il Trofeo europeo e l’accesso alla finale mondiale di Lione 2019. Durante Gourmet ExpoForum 2018, nell’arena di Lingotto Fiere, saranno alla presenza di un Presidente Onorario d’eccezione, Enrico Crippa, chef tre stelle Michelin del ristorante Piazza Duomo di Alba. È proprio ad Alba, capitale delle Langhe e cuore del territorio UNESCO rinomato per la sua tradizione enogastronomica unica, che ha sede il quartier generale dell’Accademia Bocuse d’Or Italia, il nuovo organismo creato ad hoc che dal gennaio 2018, sotto l’attenta guida del Presidente dell’Accademia Enrico Crippa e del Direttore Luciano Tona, supporterà le intense fasi di training del Team Italia e del candidato italiano, Martino Ruggieri, con i migliori chef italiani ed esperti di settore, per una preparazione al massimo livello, in vista dell’impegnativa sfida continentale.
Come ci ha svelato, durante la presentazione, questo chef presidente, rigoroso, perfezionista, estremamente riflessivo, Enrico Crippa, nato nel 1971 a Carate Brianza, hanno costruito il box uguale a quello di Lione, il box in cui Ruggeri si ritroverà durante la gara, alfine di poterlo allenare alla precisione dei gesti che dovrà compiere per non perdere tempo prezioso. 6 x 3,5 mt. è lo spazio in cui si muoverà per preparare i piatti richiesti di carne e di pesce.
Inizierà a gennaio il suo allenamento coadiuvato oltre che da uno psicologo, da un designer, da un ingegnere, da un artista e altri specialisti… tutti coordinati per dare al nostro Chef finalista le possibilità di competere e superare le eventuali mancanze che ci hanno negato, nei tempi addietro, questa vittoria che il nostro Paese si merita: sembra che mancasse sempre una certa rigorosità. Credo che con l’aiuto degli insegnamenti di Crippa questo “cavallo di razza”,
come lo ha definito Luigi Taglienti del Ristorante Lume che ha ospitato la conferenza di presentazione, ci porterà alla vittoria.