È così che esordisce la storia di una coppia che ha fatto grande la nostra cucina: Aimo e Nadia Moroni. “Compagni di lavoro e di vita, aprono il loro ristorante in via Montecuccoli nel 1962. È una semplice trattoria, in cui propongono una cucina legata alla comune terra di origine, la Toscana, di cui conoscono storia, tradizioni, prodotti, e dalla quale provengono molte materie prime che utilizzano.” Ecco quindi il “Luogo di Aimo e Nadia”.
Dagli anni novanta la figlia Stefania entra nell’attività di famiglia e nel nuovo millennio si unisce a giovani professionisti che iniziano a collaborare in cucina divenendo nel volgere di qualche anno le persone insieme alle quali costruire il presente e futuro di questa storica insegna. Fabio Pisani e Alessandro Negrini in cucina, Nicola Dell’Agnolo in sala e Alberto Piras, sommelier, il cuore de Il Luogo di Aimo e Nadia. Ma non basta, a breve dal connubio tra la cultura della gastronomia italiana e quella del design sorge con Rossana Orlandi, il BistRo, via Matteo Bandelli 14, Milano.
Quindi non possiamo meravigliarci se le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, vanno a scegliere, tra i molti che avevano consultato, queste tre figure per il loro nuovo ristorante e bar, Vòce.
Ed ecco che ora con la bellissima mostra “Romanticismo” aperta fino al 17 marzo 2019, la proposta culturale si accresce della caffetteria con annesso bookshop, a cui si accede sia dal museo che da Piazza Scala, rappresentando un’area dalla forte funzione attrattiva anche per il turista. I bellissimi stucchi con foglia d’oro dei soffitti hanno mantenuto la loro grande centralità nella percezione degli spazi, avendo l’architetto Michele De Lucchi, curato con lo studio aMDL e la Direzione Immobili e Logistica di Intesa Sanpaolo, una vera intesa tra materiali semplici come il legno, colori intonati ai già esistenti abbinamenti, luci che non invadono, ma che delineano alcuni punti di grande interesse nel ristorante che pone, la cucina a vista, quale quadro vivente.
Le scelte architettoniche contribuiscono così a valorizzare gli spazi come un tutt’uno con il museo, accrescendone l’attrattività e l’interesse da parte della città. Allora Alessandro Negrini e Fabio Pisani, chef patron de Il Luogo di Aimo e Nadia, con Stefania Moroni, manager dell’attività, si inseriscono in questo nuovo contesto che offrirà ancora una proposta culinaria basata su una visione della cucina italiana contemporanea e che potrà passare dal tipico pranzo veloce, al pranzo sofisticato al ristorante che è il risultato di una lunga esperienza enogastronomica e culturale che sarà quindi complementare alla visita alle Gallerie d’Italia con un menu che nasce dal forte legame con il territorio e dalla stretta relazione con i tanti produttori della nostra penisola che già sono presenti negli altri due ristoranti. Una visione in grado di coniugare il patrimonio della ricca storia gastronomica nazionale in questi spazi che si distinguono per la loro polifunzionalità che con il tempo si allargherà non solo a queste prime sale, ma entrerà ad invadere con dolcezza altre aree di questi palazzi, perché no sino allo splendido giardino.
“Siamo entusiasti e orgogliosi di essere parte integrante di un progetto unico e ambizioso in cui cibo, cultura e arte si intrecciano tra di loro. A conferma della forte sensibilità al mondo dell’arte che ci contraddistingue da sempre” ha dichiarato Stefania Moroni e
“Vòce è stato pensato per essere uno spazio versatile e polifunzionale. Il nostro obiettivo è infatti quello di diventare un nuovo punto di riferimento per la città di Milano, in un contesto ricco di storia e cultura” afferma Alessandro Negrini.
“Sarà un dialogo continuo tra noi e il Museo per offrire delle esperienze di valore, legate alla grande cucina italiana che emozioni e nasca dalla cura di ogni gesto” aggiunge Fabio Pisani.
Quindi luogo da frequentare non solo per la sua strategica posizione, per il connubio con l’arte, ma per il know-how che questo tris ha nel mondo enogastronomico!