Quando s’incontra qualcuno che si apprezza, normalmente si apre volentieri una bottiglia e si brinda.
Magnificat è la prima parola di un cantico di ringraziamento quindi veramente appropriato per un esprimere gioia ad un incontro. È quello che alle Cantine Gori di Nimis in Friuli abbiamo fatto con questo spumante metodo classico Magnificat!
Una bottiglia Magnum da 1,5 litri, cuvée di 60% Pinot Nero e 40% Chardonnay che per le prossime feste renderà le stesse un momento prezioso da ricordare.
È prodotto solo in questa versione magnum, in bottiglie modello champagnotta che per i buongustai corrisponde al miglior connubio tra evoluzione stabile e protetta con un’esaltazione perfetta delle caratteristiche sensoriali. È infatti pensato per accompagnare grandi occasioni, rendere speciali momenti conviviali o diventare un dono sempre gradito.
L’eccellenza di Magnificat nasce in vigna e cresce con il metodo di spumantizzazione totalmente artigianale che inizia fine agosto, primi settembre e quindi eseguita manualmente in cassette da 20 kg.
Con una soffice diraspatura sul tavolo di cernita, si continua con la fermentazione in vasche d’acciaio e con l’imbottigliamento fino alla sboccatura manuale, dopo una permanenza su lieviti di almeno 24 mesi. Infine, niente zucchero o “liqueur d’expédition”: solo spumante della stessa cuvée per ottenere un Dosaggio Zero dal residuo zuccherino minimo, un gusto secco, elegante e naturale, sempre più di moda.
Siamo entrati, in una giornata di pioggia, in questo lembo dei Colli Orientali friulani per godere della semplicità, ma dell’amore che la famiglia Gori mette in questa sua produzione.
Giampiero Gori fonda nel 2009 questa azienda vitivinicola per unire innovazione e tradizione, ponendo al primo posto la qualità e il rispetto per l’ambiente che lo circonda. E così sulle dolci colline di Nimis pianta vigneti su 18 ettari.
Oggi la cantina Gori ha fatto una scelta per un vino buono e sano in armonia e rispetto dell’ambiente con una produzione di circa 60mila bottiglie, con una resa di 50 quintali per ettaro, giungendo nel 2019, anno speciale, alla prima vendemmia certificata biologica.
Ecco allora, per festeggiare il risultato ottenuto dopo anni di studio e lavoro, lo Spumante Metodo Classico Magnificat che così può raccontare l’eccellenza ed esprimere al contempo la gioia.
Ma Magnificat a parte gli altri vini spaziano su quattro vini bianchi, quattro vini rossi e un passito. Quindi dal Friulano Bonblanch 2017 che “conquista per la gradevolezza dei profumi, ma soprattutto per il sorso ricco, fragrante e saporito” l’attenzione del Gambero Rosso.
Allo Chardonnay Giù Giù, frutto di un vitigno internazionale che trova qui un habitat adatto, diventando così uno dei più caratteristici vini della regione; il Sauvignon Busseben, che grazie alle frequenti escursioni termiche giornaliere e al terreno fresco e asciutto esalta le proprie caratteristiche; e infine la Ribolla Gialla Blanc di Blanca, che nasce da un’uva autoctona conosciuta nel 1300 e da allora presente sulla tavola del Doge di Venezia e che in collina trova la sua collocazione ottimale.
Ma passando ai rossi Nemas I, è un elegante e complesso Pinot Nero; il friulanissimo Refosco dal Peduncolo Rosso Redelbosco, il Merlot Toni Vasut, vitigno di origine francese, ma da secoli parte della cultura enogastronomica friulana; e infine l’ampio e docile Schioppettino TitaG, conosciuto anche con il nome di Ribolla nera, coltivato solo in alcune zone della Regione, quindi autoctono in tutto e per tutto.
A terminare questa bella collana ecco il Ramandolo Oro di Nemas, storico DOCG friulano che prende il nome dalla frazione di Nimis dove ha origine, piacevole ed elegante.
Ma tutto va di pari passo con anche lo studio, dal punto di vista architettonico, della cantina inaugurata nel 2014. Esempio di architettura integrata nel paesaggio è omaggio ancora una volta della famiglia Gori per la propria terra. Si sviluppa su tre livelli e, pur essendo dotata di tutte le moderne attrezzature per limitare al massimo l’ausilio di prodotti chimici consentiti, la sua costruzione è ispirata ai vecchi principi per una corretta vinificazione ed affinamento dei vini.
Al primo livello si possono vedere i contenitori in acciaio inox mentre al piano inferiore, scavato all’interno della collina, trovano collocazione le botti in legno che aiutano i vini rossi nella loro fase di maturazione, rispettandone le tipicità e il gusto.
Sopra, con vista sulle colline, in questa giornata pur piovosa dai colori autunnali inebrianti, si trova il priveè di degustazione, una vera sala di famiglia, un luogo che unisce una semplicità e ricercatezza nei particolari ed una cucina per poter degustare nel miglior modo i vini e unirli ai prodotti locali offerti in piccoli assaggi del territorio accomodati ad una grande tavola per gli ospiti. Praticamente come a casa!