Una nuova svolta, un nuovo stimolo, al format che pure azzeccato, per essere al passo con il suo ideatore, deve corredarsi sempre di novità.
Rinnovato perché, come ha sempre fatto il direttore di Golf & Gusto, il rinnovamento è quel punto che fa “vivere” meglio. Così ecco che l’evento del lunedì si carica della gara dei soci oltre a quella degli chef, sempre permettendo agli addetti alla ristorazione di godersi la lezione di golf.
Un momento a cui gli chef, pur intimiditi ma interessati, sono pronti per, non solo apprendere il gioco difficile del golf, ma proprio per prenderlo come sfida, elemento che nel loro mestiere hanno continuamente, così poi eccoli alla prova dello swing che riesce a far godere parecchi di loro quando vedono quella pallina volare come d’incanto.
A Garlenda anche quest’anno lo showcooking è stato guidato dai due titolari Ugo e Renata di “il gallo della checca di Ranzo“, che hanno preparato le loro trofie aperte allo zafferano con le zucchine, piatto fresco che, abbinato agli assaggi di prosciutto di Parma del Consorzio, partner del circuito, ha dato il via alla parte culinaria sull’allestimento curato da Zwilling Ballarini. Si è ancora creato un momento di simpatico relax con l’acqua Lurisia e le bibite della ditta.
Ma era appena iniziata la giornata e già le relazioni tra gli chef presenti dei ristoranti della Liguria e gli chef giunti da Milano aveva creato un piacevolissimo momento e, come da format, si erano preparati gli abbinamenti con i giocatori di casa e il nove buche partiva con le coppie dalla buca uno. Nel frattempo si preparava il tavolo molto ricco della premiazione.
La partenza come sempre è data del direttore del circolo Bruno Olivetti che ha fatto gli abbinamenti conoscendo i suoi soci che gentilmente si prestano a questa nostra formula e che durante la gara scelgono di insegnare quel che sanno dello sport che amano a quelli che… di questo sport ancora non conoscono che poche cose che gli sono state impartire cosi proprio poche ore prima, ma che poi saranno le star durante la cena.
Al rientro della gara, che coincideva con la fine della gara di 18 buche dei giocatori partiti il mattino, si è chiesto al brand ambassador di Zwilling Ballarini di fornirci qualche informazione sulla scelta importante del materiale che in cucina aiuta alla produzione di un buon piatto.
Momenti di cultura che quest’anno saranno presenti con vari brand ambassador che incontreremo nel corso delle10 tappe.
Al rientro, con la premiazione anche dei soci che hanno giocato le 18 buche, un bel brindisi con Astoria ed i suoi millesimati un altro giro del delizioso prosciutto di Parma e l’arrivo di quel formaggio Gorgonzola al cucchiaio di Arrigoni Formaggi che nuovamente è venuto ad inserirsi negli incontri di Chef in Green per la gioia prima del direttore che lo ama moltissimo e poi… abbiamo potuto notare di tutti i presenti.
All’interno della bella Club House di questo golf, dallo spirito ancora molto legato alla tradizione, ma molto aperto a nuove soluzioni tecniche come i TopTracer che sono installati nel campo pratica permettendo di visualizzare la traiettoria dei colpi del giocatore per migliorare la propria tecnica, si è svolta la premiazione e più che i giocatori erano gli chef molto in ansia di sapere come se l’erano cavata in questa nuova sfida.
A fare la premiazione oltre al direttore del golf anche il consigliere Daniele Capello che aveva trovato i giocatori per abbinarli ai nostri chef, una premiazione che ha visto venire a ritirare i premi di coppia che erano: da una splendida e pesante padella sette strati Ballarini per lo chef ad una pirofila Staub con prodotti Lurisia, ai primi tre classificati, ai premi della gara invece che erano più vari comprendendo formaggi forniti da Arrigoni e premi forniti da Trabo e Domo. Il sifone Isi questa volta ha ringraziato lo chef residente Luca Garofalo per il buon lavoro offerto in cucina ed in sala durante la sera della cena. Alla piccola ma brava aiuto cuoca del Ristorante Agrillo, Beatrice a cui era stata regalata del circolo un polo, visto che l’aveva dimenticata ad Imperia il direttore di Golf&Gusto ha consegnato il putter offerto dal partner Golftek. Al vincitore del premio lordo la Gift Card, offerta da Longino& Cardenal.
Dopo il brindisi chiaramente in vista della cena, gli chef che dovevano preparare il loro piatto, abbandanato l’abito del golfista ed indossata la loro giacca bianca sono andati in cucina, cucina pronta ad accoglierli con i prodotti che Longino& Cardenal aveva inviato per due piatti e con i formaggi occorrenti per la novità di quest’anno il carrello prima del dessert.
Un menu ricco con cinque chef al lavoro che hanno portato in tavola la loro professionalità e che mano mano si aiutavano tutti per far si che i piatti uscissero veloci, Come sempre il piatto viene in tavola e quando tutti i commensali lo hanno, anche l’autore esce dalla cucina il direttore di Golf&Gusto lo presenta ai commensali per dare un momento di informazione e poi la presentazione del piatto. In cucina si terminava brindando al piacere di essere assieme in una nuova brigata.
L’antipasto di Alessandro Billi dell’Hosteria Billis di Tortona ha aperto la serie con “tagliatelle di calamaro crudo, crema di ceci, limone e rosmarino, gambero rosa crudo, pomodoro candito, fragole e basilico”. Un piatto che già alla vista conquistava.
A seguire l’antipasto di Andrea Masala che per ora lavora da Deperi ma che ci prepara a breve una novità. Anche lui con il prodotto inviato da Longino&Cardenal
Ha portato in tavola “il gambero rosso, la nespola gialla e l’asparago viola” , elementi della sua terra.
Seguiva un primo preparato da Vincenzo Agrillo del A-Grillo Restaurant&Wine di Imperia che con il suo “pasta, patate e cozze” ha portato la salinità del mare. In cucina anche quest’anno con Beatrice, piccolina ma efficace. Alla presentazione del piatto doveva destreggiarsi con i due suoi piccolini una femminuccia ed un maschio.
Lo chef residente quest’anno era Luca Garofalo del Hotel Golf Garlenda che ci ha preparato una ricerca di campo da golf… tutto in green! “Ravioloin variazione di asparago, toma di pecora Brigasca (presidio Slow Food)”
A portare il secondo sono venuti da Milano lo chef executive Giuseppe Daniele e il suo sous chef Gabriele Fiorino, del The Manzoni.
Un lombo di agnello arrosto, tenerissimo, indivia all’arancia e gin, ravanelli all’aceto di lampone, il tutto presentato su un piatto nero che avevano portato direttamente anche quello da Milano.
Prima del dessert ecco entrare in campo, meglio in sala, la novità di quest’anno: il carrello dei formaggi con prodotti di Arrigoni. Una novità che è stata molto apprezzata dai commensali.
Se Ugo Vairo con Renata Siboni avevano fatto lo show cooking, Renata aveva pensato di portare un dessert non troppo dolce, con variante anche per un ciliaco presente, inserendo delle meringhe, che ben ha chiuso la cena.
Dopo aver aiutato, come sempre, è così che va in cucina dietro le quinte il lavoro di questa brigata improvvisata ma che, tra risate e battute, porta aventi la cena per rendere più fluido il servizio, ecco Renata con l’aiuto di Beatrice preparare questo “Chantilly in bilico” dove diverse creme su pasta preparata al ristorante il Gallo della Checca di Ranzo, con la guarnizione di fiori eduli che sono stati recapitati apposta da Ravera Bio, specializzati per i petali da cucina raccolti in giornata.
Un bel debutto anche quest’anno per Chef in Green che si dimostra un format vincente che offre soddisfazione agli chef, ai circoli, ai gestori che in un lunedi, di solito vuoto, hanno a tavola molti commensali felici.
Grazie ai partner che rendono vivo questa giornata e grazie al team nuovo formato da Michele Gentili e Giacomo Fabris di Move Golf Forward che quest’anno affiancano il fautore di queste giornate, Roberta Candus.
Ed allora ci risentiamo a breve perché il 6 giugno siamo di ritorno com lo scorso anno al Golf dei Laghi a salutare Roberto Borro