Chiudere in bellezza è una prerogativa di Chef in Green!

Chiudere in bellezza una prerogativa tutta Chef in Green!

Ringraziando sempre, ormai da anni, esattamente sette, Colui che decide il bello e il cattivo tempo per la gioia che mi offre permettendo negli eventi di Chef in Green sempre il sole o il bel tempo, ecco che cercherò di passarvi il messaggio che anche questa volta mi arrivava forte e chiaro dagli attori di questo evento: gli chef!

Sono arrivati da molto lontano per incontrarsi in queste atmosfere che i golf riescono ad offrire: calma, verde, silenzio e… qui al Molinetto Country Club di Milano dove tanti simpatici animaletti tranquilli, pure loro, si saranno goduti la visione dei nostri e delle loro prodezze. 

La loro prima impressione è stata molto entusiastica ed io con l’ufficio stampa li abbiamo accolti per far loro godere di questa giornata d’ottobre calda e soleggiata. Erano molti e si è dovuto fare vari gruppi per dar modo ai tre maestri di golf del circolo di poter impartire i rudimenti del gioco che potessero loro permettere di partecipare alla gara – passeggiata seguente e capire anche il gioco dei loro compagni per meglio apprezzarlo.

Gli abbracci erano d’ordinanza come i baci… l’entusiasmo era tale, il fatto di ritrovare chi dallo scorso ano o anche prima non si vedeva, aveva smorzato ogni precauzione.

Poi, come dico sempre, vedere che quella faccina che FB ci presenta crescere a dimensione umana e farsi reale offre quella gioia che credo il direttore di Golf&Gusto e ideatore di questo format, si auspicava nel creare questi incontri… conoscerli e poterli avere suoi ospiti.

Una lezione di un’ora e mezza e poi una bibita che Elisa, l’hostess di Lurisia, offriva con l’acqua Stille e Bolle come in ogni evento e poi ecco che, tra una chiacchiera e l’altra, Erny Lombardo usciva dalle cucine e si apprestava alla preparazione de piatto che aveva pensato di offrire usando la Pasta di Aldo, partner del circuito, il peperone di Carmagnola che lo ha accompagnato in tre appuntamenti, il Gorgonzola della Arrigoni Battista e tanti sorrisi ed un po’ d’informazione sul perché Zwillng – Ballarini è partner di questi incontri.

Ma in questo appuntamento con tutti gli chef presenti non ci si poteva limitare ad uno show coking, lo avevamo notato anche a Folgaria dove era entrato un altro piatto ed un altro chef e qui, ecco nuovamente, e questa volta in veste ufficiale, Lorena Bigi, chef di Casa Aleghe, che aveva fatto un piatto goloso con costine brasate alla birra Rossa  del birrificio Aleghe e polenta Pignoletto rosso del Molino La Bernardina di Giaveno, a cui si accompagnava un presidio Slow Food con il Cevrin, formaggio di capra dell’azienda agricola Fratelli Lussiana di Coazze.

Come immaginavamo grande successo non solo tra i golfisti locali e tra gli chef presenti, ma tra i molti partner intervenuti che finalmente hanno, spero, potuto vedere cosa è Chef in Green.

Infatti ad accompagnarci anche Olio EvoO, della Tenuta 100 Torri per la seconda volta con noi, per cui era stata fatta un’agenda di appuntamenti di degustazioni per la stampa e gli chef, con Gianfranco e Valeria che illustravano e facevano degustare il prodotto che poi sarebbe stato usato dai vari chef sul loro piatto della cena.

È stato piacevole vedere che tutti hanno, senza ombra di dubbio, preso parte alla lezione di golf, curiosi di capire cosa attirasse gli chef fuori dalla loro cucina, rendendosi conto che, forse parlando dei loro tentativi in questa nuova sfida, avrebbero fatto maggiore attenzione al nuovo amico o al nuovo produttore per farsi consigliare. Peccato che non tutti abbiamo, per i loro impegni, potuto godere di questi momenti, ma il 2023 li attende.

Dopo uno show coking bello pieno, c’erano anche i giocatori che avrebbero accompagnato i nostri attori a fare questa passeggiata con gioco di 9 buche, si sono fatte le squadre e sono tutti partiti allo sbaraglio.

Al circolo nel frattempo fervevano le preparazioni della sala della premiazione e quella della cena e all’esterno Danilo Angè preparava il suo escursus sulle mousse e preparazioni cocktail con il sifone Isi.

e… dopo la gara successi e qualche piccola delusione!

Al rientro tutti, come sempre ricchi d’entusiasmo per le loro prodezze, avevano imbucato! Avevano saltato di gioia, ecco che si riaprivano le danze con il momento cultura e con quello godereccio davanti ai vassoi di Prosciutto di Parma del Consorzio di cui, come quello e Gorgonzola Dop da servire al cucchiaio della ditta Arrigoni Battista, non erano riusciti ad intervenire ed a cui nessuno riesce a resistere. 

I bicchieri invece si riempivano del Prosecco Astoria che avrebbe poi aperto anche la cena giusto dopo il momento della premiazione che è sempre importante sia per i giocatori che per gli chef, avendo dei premi ad hoc forniti dai partner e proclamando vincitori così chi aveva vinto la nuova sfida.

Premiazione… momento interessante e non solo per gli chef, ma per i giocatore ed i partner che hanno posto i loro prodotti a premio!

Così da un tavolo ricco di tanti oggetti più o meno importanti per chi li riceveva il direttore del Golf Marco Alessi e il direttore di Golf&Gusto, owner di Chef in Green, Roberta Candus, coadiuvata dall’agenzia Move Golf forward: Giacomo Fabris e Michele Gentili, hanno premiato sia i vincitori della gara a coppie, sia gli chef che si sono distinti per il minor numero di colpi sui green.

 

Come spesso è stato assegnato un premio speciale ad un neofito che aveva dimostrato una certa tenacia nella sfida e in questo caso il putter nuovo offerto da Golf Tek  è stato consegnato ad una sommelier molto nota nel mondo milanese, Maida Mercuri che da non molto ha chiuso i battenti del suo famosissimo ristorante “Pont de Fer” sui Navigli. Avrà un altro modo per passare il tempo e restare in contatto con il mondo della ristorazione, andando sui green!

E poi tutti a cena, in una sala piena che mano mano era praticamente lievitata di commensali, avendo le signore giocatrici chiamato ad una cena notevole, i loro compagni|

Come ogni cena di Chef in Green si è partiti con un antipasto che questa volta arrivava dalla Maremma Toscana, il Castello di Vicarello, studiato dallo chef Kevin Luigi Fornoni ed eseguito ad opera d’arte da Martino Troilo, giovane che ci ha messo tutto il fervore per dare al piatto le sensazioni che si potrebbero avere nella loro cucina da dove si dominano 40 ettari di vigneti ed oliveti. Piccione “Laura Peri” in terrina, pan brioches, caramella di cipolle caramellate e lampone, una delicatezza che ha sfiorato i palati lasciando il tepore e il profumo di una giornata d’ottobre!or

Il secondo antipasto era invece preparato secondo il menu previsto dallo chef Giorgio Guglielmetti e il suo sous chef Rodrigo da Silva Lima del Lab dello sponsor Longino&Cardenal che, con i suoi Cibi Rari e Preziosi ha portato sulle tavole dei golf, dove siamo andati con Chef in Green, piatti notevoli e pregiati per le materie prime sopraffine e offrendo al miglior giocatore un vaucher di 200 euro da spendere nei loro prodotti ormai possibili non solo agli chef, ma anche ai gourmet.

Infatti ha proposto un “Uovo di montagna croccante con fonduta di un notevole Comte di 30 mesi, perlage di tartufo e trifoglio verde”. Piatto di una estrema delicatezza fatto con l’aiuto del simpatico sous chef Rodrigo de Silva Lima.

In una sequenza di presentazioni ecco arrivare da Venezia uno chef che ormai quando può viene a trovarci pur essendo in questo caso anche lui assai lontano. Daneie Zennaro arrivava quindi da Venezia dove è lo chef del ristorante molto alla moda sul lato nord della laguna, Algiubagiò. È arrivato con un risotto dal colore intrigante, color ottanio, un blu verde intenso ad opera della spirulina utilizzata, l’alga che a Venezia è di casa dove l’aggiunta del foie gras e del cavolo alla vaniglia di Tahiti, ha offerto non solo colore, ma una serie di raffinati sapori.

Si desidera sempre dare ampio spazio, se lo desidera, allo chef residente, colui che ci permette di usare i suoi spazi, colui che deve dividere la cucina con nuovi amici e la cosa è sempre molto bella e Vito Trabace, da cuoco del sud ha voluto portare in tavola un piatto della sua terra anche se con l’apporto, come gli si era chiesto, dei peperoni di Carmagnola che, partner della giornata, non conosceva e che, posti in tre diverse consistenze, hanno retto benissimo i torcinelli glassati, tipico piatto che viene fatto con le animelle d’agnello e che ha accompagnato con gli agretti al sale per ammorbidire il grasso del piatto.

Alcuni vini della Cantina Bersano, con o suoi 230 ettari di vigneto tra le langhe e il Monferrato, avevano portato in tavola prima un Roero Arneis Docg e poi il rosso Cremosina, un Barbera Nizza docg che, con l’acqua Lurisia, Stille e Bolle, hanno sempre accompagnato le cene.

Poi, prima del dessert, ecco non il carrello dei formaggi solito, ma i vassoi dove erano stati posti i diversi prodotti che Arrigoni Battista offre in degustazione per poter apprezzare le diverse consistenze e golosità.

Il dessert aveva preoccupato i due chef che lo avevano preparato, essendo il numero dei commensali cresciuto moltissimo, ma Stefano Minervino e il suo secondo Davide Forte, del Ristorante Condividere Bistrot&Mixology di Arona, erano riusciti ad accontentare tutti con “riso e latte, mandarino, castagne e cioccolato Manjari Valrhona 64%”.

 

Anche il pane, che aveva confezionato Matteo Cunsolo, presidente Panificatori Milano, presidente Richmond Club Italia, preparato di due tipologie: con lievito madre a lunga fermentazione uno con farina di grano duro e farina tipo 1 e, sempre con lievito madre a lunga fermentazione, l’altro con semi di chia, di lino, malto tostato e polvere di finocchio. Un altro elemento che l’attenzione ai menu che Chef in Green riesce ad offrire in queste  sue cene non si ferma ma cerca sempre di dare il meglio.

Così per terminare la cena, chi lo desiderava poteva avere una spruzzata di spuma alla vaniglia sul caffè, per un tocco in più offerto da  Danilo Angè con il suo sifone ISI pronto all’uso!

Una giornata bellissima che spero rimanga nel ricordo dei partecipanti che ci seguiranno nei passi futuri del 2023.

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