… e ancora a spron battuto!
E praticamente quest’anno i primi eventi sono sempre “A spron battuto” . Chef in Green passa da un circolo all’altro del suo calendario 2022 che offre dieci appuntamenti in percorsi tutti diversi per il piacere di portare ai giocatori di golf, soci del circolo, una cena gourmet firmata da più chef.
Dopo un percorso ligure come il Golf Garlenda, vecchia scuola, ecco il Golf dei Laghi, piacevolissimo per il percorso molto ben tenuto e per l’effetto easy che il circolo presenta ai soci, appassionati di questo sport che, essendo vicino a Como e, non troppo distante da Milano, accoglie una bella sfaccettatura di giocatori. Golf dei Laghi ecco che, cade proprio in pieno Salone del Mobile che quest’anno ha presentato Eurocucina, quindi con molti chef amici presi da questo grande evento che si fa ogni due anni.
Con la lezione, partita sul campo pratica per dare agli chef l’approccio al gioco e allo swing, alcuni abbiamo visto che si sono dimostrati veramente dotati in questa parte del gioco che richiede: rotazione e coordinazione del movimento e poi sono stati spostati sul green, dove la precisione, oltre alla lettura delle diverse pendenze e alla velocità che si imprime alla palla, fanno l’enorme differenza del numero di putt per andare in buca.
Mentre si svolgeva la lezione sul green si preparava la Pasta di Aldo, tagliatelle all’uovo con un semplice sugo pomodoro e basilico, piatto che sembra facile, ma che è uno dei parametri per capire la bravura del cuoco. Xheni ha fatto un ottimo lavoro!
Come sempre a corredare la pasta c’era affettato il Prosciutto di Parma del Consorzio, a tavola l’acqua Lurisia in versione Bolle o Stille e, per chi desiderava un chinotto, o un’aranciata amara o altro, chiaramente nelle varietà delle bibite offerte da Lurisia, o nella novità al mandarino di Ciaculli, presidio Slow Food, di Canella.
Chiaro che appena si è prospettata l’idea di sciabolare la bottiglia di Astoria, Simone Della Mura non se l’è fatta dire due volte e così sciabolando si brindava alla giornata di sole, fuori dalla cucina.
Un momento serio l’ha creato il direttore del circolo Roberto Borro chiamando gli accoppiamenti che sono partiti in uno shot gun (partenza ogni team da una buca diversa) per concludere la loro gara tutti assieme.
Divertiti … si, giocato bene… si, no…, ma i soci del circolo contenti di aver trovato nuovi amici.
Ora relax a chiacchierare del più del meno, meglio di cucina e di golf per attendere la premiazione.
Tra gli chef forse si erano già notati i più vocati al gioco, se cosi possiamo dire , infatti a vincere il primo premio lo chef Stefano Mattara del ristorante “Sottovoce” di Como, Joiel il suo aiuto, che si era chiaramente posto di raggiungere l’obiettivo, portava via il secondo posto, a seguire Giovanni Ruggieri. Tra i presenti non chef, Marco Lupi in coppia con Luigi Palumbo, Rosanna Vanetta, donna di sala, con Claudio Mario Pagano e al terzo posto Carolina Gabriele con Giuseppe Chindamo.
Il putter , un Lamburghini Limited Edition, offerto dalla Golftek, è stato consegnato a Daniele Curcuraci, Hosteria la lanterna che ha portato il dessert per la cena.
Ma il bello di questo incontro è, com’è desiderio di chi l’ha pensato, di portare nel verde e incontrarsi non solo la ristorazione tout court, ma una bella ricercata ristorazione che chiaramente appare poi la sera quando compaiono le giacche bianche che rimettono ognuno nel proprio regno.
Gli chef che devono cucinare si appartano e passano in cucina per mettere a punto i loro piatti, mentre gli altri ospiti si godono appieno la giornata tra un bicchiere di Astoria, un cucchiaio di gorgonzola al cucchiaio che gira per i tavoli con il prosciutto di Parma durante l’aperitivo che ha seguito la premiazione.
C’é molto da raccontare ad esempio se si è con Giovanni Ruggieri che ci spiega il suo “Orto in Cucina” lui che, nato a Betlemme, non poteva, dopo varie esperienze in vari ristoranti in Italia e all’estero, che fare un ristorante sociale per aiutare, con la cucina, chi esce dal carcere a reinserirsi o a far passare il tempo creando magari il pane, ai ragazzi autistici.
Alle 19 arrivano i commensali che si uniscono nel momento dell’aperitivo e tutti su quel gorgonzola al cucchiaio così godurioso e il rosa intenso quasi aranciato delle fette di prosciutto di Parma, quasi petali di un fiore che piace, specie quando lo si sente sciogliere in bocca.
Ecco allora riapparire il nostro Simone Della Mura, di nuovo alle prese con il suo apri bottiglie sciabola e… credo che i vetri delle bottiglie di Astoria Wine già tremano! ” ma non si può proprio aprirmi con il solito sistema dolce e delicato del tappo?” sembrano dire ad un pubblico che invece incita alla sciabolata!
E così si passa il tempo tra un bicchiere e l’altro in attesa di passare in sala per la cena, mentre in cucina fervono i lavori di preparazione.
Ad aprire un antipasto preparato da Monica Ruspa, con la novità di moda dell’aperitivo, in questo caso non alcolico di Simone che lo consegna a tavola per poterlo gustare in abbinamento all’antipasto. Un abbinamento interessante in cui la dolcezza del flan di peperone rosso, gelato di acciughe e biscotto ai capperi e Chutney di limone Montersino, fanno un contrasto tra il dolce e il salato, il caldo e il freddo – e con Simone si aggiunge il cocktail Spicy Meeting che fa al Rooftop Hotel Milano Scala.
Il primo à stato portato in tavola da un nuovo arrivato tra gli amici di Chef in Green, Stefano Mattara, chef del ristorante Sottovoce sul lago di Como che, accompagnato dal suo sou chef Joiel ha pure riportato il primo e secondo premio sul numero minore di putt e ritornano quindi a casa con due belle padelle di Zwilling Ballarini.
Il suo risotto, come lui lo ha descritto “Dal centro al Sud”, è la storia della sua vita dove un Carnaroli, una burrata affumicata, il gambero rosso di Mazzara, la granella di pistacchio e l’aroma all’arancia danno il tocco delle sue origini e tappe preferite.
Un secondo prezioso arriva dopo in cui il granchio di Longino&Cardenal è presentato in tre forme e consistenze: crudo, impanato e con salsa americana. Firmato da Xhemelaj Xhen ritornato apposta per farci piacere al Golf dei laghi da Roma, dove lavora adesso.
Ormai in ogni tappa abbiamo il carrello dei formaggi che tra dolci, piccanti, speciali e super ci fanno gustare le grandi differenze che Arrigoni Formaggi riesce ad offrire con un carrello di sapori tra i più interessanti.
Il dessert l’ha fatto un simpatico Daniele Curcuraci arrivato dall’ Hosteria La Lanterna di Cressogno.
L’avevamo potuto ammirare per lo swing subito appreso dopo poche lezioni e nel putt era stato fortissimo aggiudicandosi il putter Lamborghini limited edition in palio. Il suo dessert “Il Godereccio incontra la magiostra” era veramente il tocco finale di un bel menu. Pamela Paredi, non potendo venire, ci aveva egualmente fatto arrivare il suo pasticcere che ci aveva fatto gustare sapori, colori consistenze a sorpresa.
Ed anche la seconda tappa del Chef in Green 2022 si è chiusa in bellezza. Il prossimo appuntamento, a ridosso il 20 giugno, si svolgerà su un percorso che Golf&Gusto conosceva anni fa e che si è rimesso a lucido e che accoglierà quindi chef e addetti alla ristorazione per il piacere di condividere non solo la passione del golf, ma quella della buona cucina.
Saremo infatti al Golf Vigevano in provincia di Pavia, vi aspettiamo!