Dopo il gioco eccoci al momento clou della giornata, quello in cui alcuni chef, che lo hanno richiesto, lasciano i panni del golfista dilettante ed indossano quelli da professionisti della ristorazione e si recano in cucina nella loro giacca da chef per preparare la cena.
È il momento in cui alcuni chef potranno far notare la loro bravura e professionalità nel campo a loro congeniale.
Il menu è interessante e ben studiato per rendere ai commensali la cena un momento piacevole e culturale in quanto gli chef presentano il loro piatto.

Così Antonio Bello e i suoi due aiuti della brigata e gli altri ad impiattare il prodotto che già era stato portato pronto, ma di cui alcuni parti come in questo sono ancora da finire e abbisognano di essere assemblati con la dovuta finezza.

A preparare i due primi piatti si sono avvicendati Cristian Broglio, arrivato da Parma che ha portato in tavola una mezza manica Monograno Felicetti con baccalà pilpil con un estratto di prezzemolo e oltre alla polvere di pomodoro, il tocco interessante di granella di olive nere.
Era molto che speravo venisse e lo conosco sempre per i suoi risotti quindi è quello che Antonio Danise ha portato a Lanzo assieme al suo amico Walter della Pozza.
Come avrete potuto notare Antonio ha messo tutta la sua abilità e forza per mantecare e portare all’onda il suo risotto allo zabaione salato, parmigiano 48 mesi e cipolla di Breme.
A seguire ecco il piatto dello chef residente Rafael che portava ricordi della sua terra natia. Aveva scelto i gamberoni che flambè al Brandy si presentavano su un letto di vellutata di patate e porri, tocco di chips di tapinanbur e buon olio di Costadoro.
Pamela Paredi ormai è una habitué di questo appuntamento anche per la vicinanza che ha il suo ristorante Osteria La Lanterna con il golf e ha sposato subito questo incontro tra chef, piatti e gioco del golf.
Questa volta ha portato un dessert particolarmente legato a qyesti luoghi con i frutti di bosco usati che hanno la loro crescita presso “I piccoli frutti di Chiara”, a pochissima distanza dal percorso di golf in una interessante azienda biologica e il gelato di capra della Valsolda, la sua valle.
ecco i piatti che sono passati dalla cucina in tavola ai commensali che alla fine avranno dato il loro preferito per poter premiare il piatto più applaudito offerto dal ceramista Alessio Moras
Difficile farli uscire dalla cucina quando hanno terminato il loro piatto perchè sono sempre pronti ad aiutare i compagni e a volte anche portare i piatti in tavola, ma finalmente ad un certo punto il tavolo degli chef era quasi completo.
Dopo ogni piatto in tavola, vengono sempre chiamati dalla cucina il fautore o fautori del piatto per presentarsi alla sala ed ai commensali, che ascoltano attenti la loro spiegazione e storia per avere, oltre al gusto, conosciuto bene gli ingredienti usati, così hanno maggiori dati per poter scegliere, a fine cena, il preferito che viene premiato.

I commensali hanno votato l’antipasto di Antonio Bello e i suoi due ragazzi come migliore piatto cella serata. Grande successo quindi delle uova poché

Si è così concluso un lunedi diverso dal solito tra le mura del Ristorante del Golf Lanzo che per la sesta volta ha ospitato Chef in Green in qusto suo decimo anno.
Grazie a tutti i partecipanti, agli chef e amici intervenuti, ai partner che ci sostengono e che fanno conoscere, non solo al cliente finale i loro prodotti, ma anche al mondo della ristorazione.
 
 




 
  
  
  
  
  
  
  
  
 