La grande famiglia storica dell’Amarone

Una cena ed una degustazione di 13 Amarone del 2009 hanno segnato l’incontro a Milano per ricordare i dieci anni di una storica ormai Associazione di vignaioli che hanno condiviso viaggi in tutto il mondo, incontrando rappresentanti di istituzioni anche internazionali portando alla ribalta l’arte e la sapienza contadina che appartiene alla storia di queste famiglie che hanno posto la base indispensabile per produrre un grande vino come l’Amarone“

“Dieci anni insieme possono sembrare poca cosa se pensiamo alla lunga storia di ogni singola azienda associata. Diventano invece un traguardo importante se guardiamo agli obiettivi raggiunti dalle Famiglie Storiche nel decennio che si conclude quest’anno”, spiega Maria Sabrina Tedeschi, attuale presidente del gruppo.

Si tratta della celebrazione dei dieci anni dell’Associazione che promuove l’Amarone Docg, il grande vino della Valpolicella. Per questo a Milano le tredici famiglie hanno incontrato amici, clienti e stampa per promuovere i loro appuntamenti nel corso del 2019, che vedono Verona, Londra e Venezia. Nel mercato italiano e internazionale da sempre l’impegno delle Famiglie è tenere elevato il valore dell’Amarone che si posiziona nelle fasce alta e premium.

Questi dieci anni sono stati complessi”, continua la presidente, “ma al tempo stesso affascinanti perché ci hanno visti impegnati insieme con un unico obiettivo: esaltare l’Amarone della Valpolicella e nel contempo divulgare l’interpretazione che le aziende associate, forti di un’antica tradizione, forniscono di questo vino”.

Infatti dal 2009 a oggi è cresciuto il numero dei membri, si sono consolidate relazioni strategiche con produttori di altre regioni vitivinicole sulla base dei medesimi principi e si sono create importanti sinergie con associazioni e istituzioni legate al mondo del vino.

Costituitasi nel 2009 per volontà di dieci aziende fondatrici con la missione di esaltare l’identità del prezioso Amarone della Valpolicella e promuovere il rispetto della sua tipicità, la lunga tradizione artigianale e la valorizzazione del suo territorio vede ora l’alta qualità di produzione legata all’arte del “saper fare”, unita alla profonda conoscenza del proprio terroir.  “Sin dall’inizio l’Associazione e i singoli associati si sono impegnati a promuovere collettivamente i loro Amarone di fascia alta e premium su scala internazionale”, aggiunge Sandro Boscaini, presidente del gruppo nel primo quadriennio, contribuendo alla definizione di un’immagine alta di questo prodotto originale del Veneto e dell’Italia.  

Il gruppo è composto da aziende storiche, Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato, ciascuna con le proprie caratteristiche e filosofia, che hanno dimostrato di saper camminare insieme nel reciproco sostegno l’una dell’altra. Oggi l’Associazione commercializza annualmente circa 2,3 milioni di bottiglie di Amarone Docg, destinandone all’export circa 2 milioni (pari all’80% dell’intera quota. Nel 2009 il dato aggregato delle Famiglie Storiche registrava circa 1,7 milioni di bottiglie esportate. In dieci anni quindi si è registrato un incremento in volumi esportati del 18%, a fronte di una continua crescita a valore e una forte affermazione negli Stati Uniti, Canada, Paesi Scandinavi e Svizzera.

Sempre dalle parole dell’attuale presidente una regola è che sono sempre più convinti che non vi possa essere produzione di qualità senza innovazione nelle scelte aziendali, agronomiche ed enologiche. Innovazione che richiede costanti investimenti di lungo periodo, investimenti negli acquisti di vigneti, nel rinnovo degli impianti, nelle ricerche vitivinicole che singolarmente e come gruppo, sostengono ogni anno, senza ritorni economici immediati, ma tutti i soci fanno tesoro dell’esperienza familiare, ma al tempo stesso ciascuno è anche motore del cambiamento, necessario proprio per preservare la storicità dell’Amarone. Bella dimostrazione che l’unione fa la forza!

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