Che il Lugana, premiato dal mercato italiano, fosse per noi una notizia ben nota, interessante e nuova invece lo sarà per gli chef svizzeri, che così avranno il piacere di conoscere questo bianco gardesano questa, per noi di Chef in Green, interessante promozione delle ottime qualità dei nostri vini, tenendo in considerazione che molti di loro chef partecipano a questi nostri incontri, più facilmente quelli legati al Lago di Lugano… e tra laghi ci s’intende!
Così alla notizia che sia al primo posto fra i vini emergenti, in attesa dell’arrivo della nuova annata prevista per i primi mesi del 2021, si aggiunge allora anche quella che il Consorzio ha deliberato lo sblocco dello stoccaggio 2019.
E così il Lugana Doc nonostante la flessione delle vendite subita nei mesi di lockdown, ha una previsione di chiusura d’anno in positivo, caso quasi unico nel panorama italiano.
“È un risultato di cui ci riteniamo soddisfatti, riflesso della fidelizzazione dei mercati e del grande potenziale di questo vino – afferma il Presidente Ettore Nicoletto -, la scelta di stoccare gli eccessi produttivi è stata lungimirante, una misura flessibile che ci consente oggi di essere reattivi alle richieste dei consumatori. Con questa decisione verranno immessi complessivamente al consumo poco meno di 6.000 ettolitri di Lugana Doc, destinati prevalentemente a Italia, Germania e Stati Uniti, i nostri principali mercati di riferimento, mercati maturi e all’interno dei quali la ricchezza di offerta dei nostri numerosi produttori può trovare adeguati spazi commerciali. È una decisione importante anche al nostro interno – conclude Nicoletto -, un’iniezione di fiducia e ottimismo per l’intera filiera del Lugana”.
Quindi è ora la Svizzera la nuova frontiera della promozione per il Lugana DOC?