E si parte in salita sul Golf di Lanzo

Lunedi 1 agosto saremo al Golf Lanzo per il quarto anno consecutivo e allora Chef in Green porterà i suoi giocatori ospiti su a 1000 metri. In  nove buche opera dell’architetto Donald Harradine, uno dei nomi famosi del mondo del golf mondiale, il percorso, che si snoda tra boschi del Pian delle Noci, offrirà ai neofiti giocatori, gli chef presenti, una giornata diversa tra sport e cucina e si chiuderà con una cena gourmet al ristorante del circolo con cinque chef che presentano i loro piatti e un nuovo prodotto che sarà protagonista dello show cooking del pranzo: il peperone di Carmagnola.

Come ad ogni incontro gli chef arrivano seguendo il più possibile il dress code che il direttore di Golf&Gusto ha mandato loro con l’invito a partecipare.

Un’ora e mezza di lezione con il maestro del circolo per capire come inviare con la giusta linea, forza di tiro quella simpatica, ma cappricciosa pallina con un ferro che non è proprio simile a nessuno di quelli che loro usano normalmente in cucina, il putter.
Sembra facile ma in effetti è la parte difficile del percorso di golf, quella che richiede una attenzione notevole visto che la buca non è molto grande, 10,8 cm! Ed ecco allora che lo chef si deve applicare come dovesse accingersi a preparare un piatto, un piatto nuovo seguendo i dettami del maestro e poi, in gara quelle indicazioni che il suo compagno gli darà.
Dopo il lavoro ci si deve ristorare, è il momento dello show cooking
Già dopo tanto tempo ecco che Mirko Ravasio, che era venuto ad una dei miei primi incontri in quel del Franciacorta Golf, è di nuovo con noi e gentilmente si presta a fare lo show cooking utilizzando i peperoni di Carmagnola che il Comune della città ci ha inviato per far si che, anche altrove oltre alla zona del Piemonte in cui questo prodotto è noto, potesse averne il gusto. Quindi con le tagliatelle della La Pasta di Aldo, partner del circuito Chef in Green, abbiamo potuto fare un pranzo, un po’ di crudo offerto dal Consorzio del Prosciutto di Parma e… un momento di chiacchiere e conoscenza tra di loro, gli chef non sempre si conoscono e così si creano tra loro subito delle simpatiche relazioni. 
Ed ora a noi… eroi si part in battaglia…. già difficile riportarli tutti, non certo in riga, ma a rispettare i dettami di una gara pur di nove buche, ma in coppia con i giocatori del luogo che subito si accaparrano gli chef. Le signore approfittano del bel giovane per farsi portare la sacca, i più fortunati sono accoppiati a giocatori che hanno il cart, quindi si faranno nove buche trasportati, altri si faranno la camminata, che è la parte sportiva del gioco, quella che mantiene in forma, anche se questo percorso ha delle buche in forte salita.
Nel frattempo erano rientrati i giocatori che avevano fatto il giro delle 18 buche e si procedeva alla premiazione
Un po’ stanchi ma entusiasti dell’esperienza rientrano gli chef ed allora ecco che per farveli riconoscere facciamo loro indossare le giacche, anche se qualcuno l’ha dimenticata.
La cena, il momento clou della giornata
Gli chef di corvé sono andati in cucina a preparare i loro piatti, gli altri sono in terrazza a prendere l’aperitivo perché la premiazione della gara a coppie sarà fatta durante la cena e quindi quale miglior occasione per scambiare i propri sentimenti sulla giornata o parlare del proprio lavoro? In sala sono stati predisposti i tavoli per accogliere i commensali e come sempre Ombretta ha fatto un bel lavoro e così pure le sue ragazze.
Il primo ad uscire dalla cucina chiaramente un antipasto preparato da Michele Ferrante:   un giardino d’estate con crostata di verdure e crema al formaggio e lievitato tostato.                 

Il primo, veramente interessante, presenta ravioli ripieni di animelle glassate , pepe timut, emulsione di bergamotto e uova di aringa affunmicata, opera di Riccardo Molteni del Ristorante Retrobottega Beccalli di Lecco

Angelo Lanfrancone che ritroviamo alla cucina del ristorante di Lanzo quest’anno ha usato un prodotto inviato da Longino& Cardenal, partner del circuito. Trancio di ventresca di Tonno Rosso, caciocavallo, peperone giallo per il secondo piatto con il prodotto di Carmagnola.

Gianni Tota, chef che ha cucinato anche per il Dalai Lama e che è rientrato durante la pandemia dalla Russia dove era in un grande hotel, per ritrovare la sua famiglia, è venuto a trovarci e a cucinare un secondo sempre con prodotto inviato da Longino & Cardenal. Secreto di maialino iberico, pepe rosa aromatizzato al rosmarino e olio tartufato.

Ed eccoci al carrello dei formaggi che quest’anno con la partecipazione di Arrigoni Formaggi abbiamo potuto predisporre.
Primo Sale, Taleggio Dop, Breghen Blu e Lucifero, l’ultimo da assaggioare visto che questo erborinato ha l’aggiunta del peperoncino che provoca un incontro interessante tra il dolce ed il piccante.
Durante la premiazione era stato portato per festeggiare il bramatissio Gorgonzola al cucchiaio, che con tanti cucchiaini e cucchiaiate era stato abbinato ad altro giro di prosciutto di Parma e annaffiato dai vini di Astoria.
A concludere la cena chiaramente il dessert, ma prima la premiazione degli chef.
Primo classificato Lorenzo Castelnuovo del Ristorante Feel Como, secondo Mirko Ravasio, terzo Riccardo Molteni Retrobottega Beccalli, minor numero di putt Gianni Tota. Un premio speciale a Simona Zanesi per l’impegno messo e il risultato ottenuto: un putter per continuare il gioco. A sorteggio sono stati consegnati due premi offerti da la Pasta di Aldo.
Ed ora eccoci già pronti per salire più su sulle montagne per portare così Chef in Green anche in Trentino, al Golf Club Folgaria.

Arrivederci allora cari amici e seguiteci sempre.

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