Una giornata di sole come ormai è d’uso per il format Chef in Green. Chiaro sole caldissimo ed il fatto di essere in quota non incideva per nulla. Qui il contesto di questo golf presenta un piccola club house in legno divisa nella parte di segreteria e di ristorante che con questo tempo vive più all’esterno o chi internamente dove c’è il bar.
La parte esterna quindi è stata presa dalle nostre strutture con due diverse postazioni una per lo show cooking e l’altro per la presentazione di alcuni prodotti del partner Zwilling Ballarini che ci porta sempre i suoi bellissimi oggetti da cucina e il Gin Giüst
Gli chef, tutti a abbastanza della zona, sono arrivati con precisione visto che dovevano passare prima a Sondrio presso il Ristorante del Grand Hotel della Posta dove si sarebbe svolta la sera la cena.
Mentre i giocatori che avevano deciso di partecipare il mattino alla gara di 18 buche, lo staff di Chef in Green allestiva oltre alla postazione per cucinare anche quella di Lurisia in cui la hostess offre le bibite ai giocatori. Vicino una novità con grappe della zona e il Gin Giüst e del nuovo prodotto l’amaro, di Bruno Ferrari che con la sua creatività ha giocato sul dialetto per farci sorridere oltre ad incuriosirci assaggiando i suoi prodotti. Già, un gin al mattino, pur realizzato con la tecnica del London dry Gin e l’utilizzo di botaniche naturali, non è poi così facile, ma viene dalla Valchiavenna, quindi di casa!
Alle 11 eccoli tutti pronti per passare l’ora e mezza con Marco il maestro che, dopo gli insegnamenti canonici li ha fatti provare lo swing, con grande gioia e poi una approfondita lezione sul putting con relativa garetta.
Già con i ferri e non solo con il putter e abbiamo scoperto alcuni dotati. Quindi un’oretta sul Putting green con una bella serie di interessanti preparazioni per insegnar loro questo difficile gioco, quello del putt!
E… come sempre al loro rientro, nella parte esterna del ristorante, era stato creato lo spazio show cooking e lo spazio esposizione a cui si era inserito anche, oltre il banco Lurisia con le sue bibite, anche Invitti Grappa, una distilleria tipica valtellinese. Sembrava che ai frequentatori non mancasse tanto l’acqua, e era intanto cresciuta la voglia di aperitivo da gustare mentre Mauro si attrezzava a preparare la pasta di Aldo con i pomodorin, le olive taggiasche e un po’di peperoncino con tanto parmigiano, ingredienti del piatto che avrebbe, con il prosciutto di Parma e la degustazione di prodotti caseari della zona, portati da Matteo Marciocchi, del Mat-Lab gastronomico che aveva aderito con molta eleganza, a curarse questo momento della mattinata ed aveva portato per degustare un latteria invecchiato e un capra delizioso, tutti formaggi che si sono ben uniti al gin e al nuovo amaro di Bruno.
Gia contenti dell’esperienza della lezione che ha stuzzicato in loro l’entusiasmo alle 14.30 sono partiti i primi fly, un giocatore, uno chef per la gara di 9 buche. Mentre era in corso la gara a coppie ed arrivavano i giocatori delle 18 buche ed allora la segreteria decideva di fare la loro premiazione non aspettando l’arrivò della gara degli chef! Beh peccato perché una premiazione con tanto pubblico è sempre più simpatica, maH!
Ed ora il momento della premiazione della gara delle 18 buche
… e così dopo la lezione eccoli con i loro partner a provare la vera gara, quella in cui avrebbero dovuto applicare quanto era stato loro insegnato da maestro applicandosi il più possibile come se dovessero cucinare un gran piatto!
All’arrivo della gara a coppie purtroppo un piccolo, ma preoccupante malessere ha colto lo chef Mauro Elli che è ripartito con figlio e moglie a casa. Gli altri tra un aperitivo e l’altro, quattro chiacchiere per l’esperienza appena vissuta ed i complimenti dei compagni, erano già pronti a ripartire a farne un altra, di gara! Così dopo un aperitivo ecco anche la loro premiazione. Vincitore Elli, secondo Mauro Elli e terzo Pepe Longhini, entusiasta! Minor numero di putt, Pamela Paredi che si aggiudica il sifone Isi e premi, praticamente per tutti!
Come era già successo al Golf Folgaria anche qui la capienza del ristorante non era compatibile con le presenze alla cena e quindi il team di Chef in Green si era spostato nel Grand Hotel della Posta di Sondrio.
Sala molto bella e servizio impeccabile con una cucina che ha accolto gli altri chef arrivati con la gentilezza che emanava l’executive chef Matteo Fanoni autore nella serata del Amuse Bouche e dell’antipasto. Una serata che vedeva entrare in pista Pamela Paredi che prendeva il relais di Mauro Elli impossibilitato e quindi a fare il risotto previsto nel menu dallo chef “Il Cantuccio”. Pamela che era già venuta con noi varie volte sempre cucinando la sera e vincendo il giorno, questa volta aveva chiesto di giocare solamente di passarsi una giornata relax, beh cara chef, non sempre le uova non si rompono! Questa volta sei stata come sempre grande prendendoti la sostituzione dello chef amico non in condizione di fare il piatto e, con gli altri in cucina si è assistito ancora una volta all’aiuto che durante le nostre serate gli chef si aiutino e collaborino in maniera grandiosa.
Matteo Fanoni d il suo staff di Ristorante Grand Hotel della Posta ha aperto il menu con un amuse bouche delizioso, seguito da un antipasto “morbido di mais, uovo pochè, crema di Castelmagno, chips d’alpeggio e olio al prezzemolo“. Si ma di grandissimo gusto, ma proprio semplice forse non è, ma noi ce lo siamo super gustato.
Mauro Elli quindi non aveva potuto firmare il suo risotto, ma aveva lasciato il mattino tutti gli ingredienti alla cucina del Ristorante a Sondrio quindi in cucina si è subito fatto un consulto intorno al riso e agli ingredienti e Pamela Paredi ha portato in tavola il piatto scusandosi se non era come Mauro lo avrebbe fatto! Risotto con mozzarella di bufala,basilico e polvere di porcini. Grande Pamela sempre molto attenta, vi consiglio di andare a trovarla nella sua Osteria La Lanterna a Crassegno Valsolda (CO).
Pietro Longhini, Pepe per gli amici, dell’Osteria “99” di Chiesa Valmalenco aveva preparato il secondo usando un prodotto offerto da Longino&Cardenal: Filetto di Maialino Iberico che ha abbinato alle castagne al miele e alle prugne posandolo su un purè di piselli, con l’aggiunta di una crosta di polenta e polvere di Nebbiolo. Giovane chef di grande entusiasmo a cui, oltre al bel risultato sul green, auguriamo tanta gioia per la sua passione.
Con il passaggio in sala del carrello dei formaggi di Arrigoni la cena volge quasi al termine.
A chiudere quindi questa cena in Sondrio Roberto Tonola, suo padre golfista aveva giocato la gara, lui chef dei Jeunes Restorateurs d’Europe e chef presso Lanterna verde di Villa di Chiavenna, è la terza generazione di questo ristorante. Il suo dessert era: Babà all’uva americana con ricotta di capra, miele e polline.
Giusta chiusura di questa cena in questo bel ristorante e grandi ringraziamenti allo staff che ha accolto in cucina e in sala Chef in Green con i suoi amici e partner.