Michele, il professionista del Golf La Pinetina, ha cercato di dare loro un’impostazione di gioco sul putting green, in una lezione di pratica, lo stance, il grip, il pendolo, la forza, la lettura del green. Semplici cose per chi le sa, ma molto particolari per i neofiti. Ma in sé, dopo una oretta di prove e di scaramucce a chi faceva meglio, eccoli pronti per andare all’avventura, matitina e score alla mano.
Già una bella avventura a vedere un percorso come quello della Pinetina che si snoda nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di Pini silvestre, Betulle, Querce e Castagni, lontani da strade, rumori e dallo stress quotidiano.
9 buche su un terreno molto ondulato e quindi un po’ di fatica, ma Michele Laforgia, chef di Acqua e Sale a Milano, lo ha trovato piacevole così tranquillo e immerso nel bosco. Più difficile imbucare sui green del percorso che su quello di pratica, ma ce l’ha messa tutta ed ha consegnato il secondo miglior score. Antonio Danise di Villa Necchi alla Portalupa, ha vinto con un buon 27 putt. Dobbiamo ricordare che prendevano quel ferro, il putter, per la prima volta e che normalmente usano mestoli, forchettoni, fruste, spatole varie, coltelli di varie misure. Chissà se hanno l’obbligo di non superare il numero di 14 come noi golfisti nella sacca! Al rientro tutti hanno consegnato i loro score, avendo così anche appreso che ognuno deve tener conto dei propri risultati, per ora solo dei propri, quando avranno fatto un po’ di pratica, anche di quelli dei compagni. Dopo la fatica una buona doccia e poi ancora quel pane fantastico di Davide Longoni con tutti i suoi grani antichi e quelle pesche caramellate a fine cena dopo il risotto allo zafferano e l’ottimo roast beef di Matteo Bellardini, lo Chef del Ristorante del circolo.