Un percorso che si snoda all’interno di un anfiteatro naturale assai ondulato con una parte collinosa ed una pianeggiante in cui sono inseriti 4 laghi che caratterizzano le buche più difficili del Golf Brianza Country Club.
La classica natura della Brianza offre stupendi panorami in cui si slanciano sullo sfondo i monti Resegone e Grigna. La stessa posizione geografica presenta il vantaggio di trovarsi al di fuori dell’area delle nebbie autunnali e durante l’estate il caldo è mitigato dalla presenza di una costante leggera brezza.
Il percorso, progettato alla fine degli anni ’80 dall’architetto veneziano Marco Croze, ha visto l’inizio dell’attività agonistica nel Settembre del 1994 con l’apertura di nove buche e la realizzazione di una piccola struttura prefabbricata in legno, sede temporanea del Circolo.
Molto tecnico, alterna buche lunghe ad altre corte, ma delicate dove spesso l’errore viene punito. La caratteristica del campo è infatti quella di dover posizionare la palla al posto giusto piuttosto che spararla il più lontano possibile. Ed infatti i risultati delle importanti manifestazioni che si sono succedute negli anni, dalla finale del Trofeo Lancia nel 2001, alle varie Pro-Am, ma soprattutto a due prove dell’Open Alps Tour nel 2003 e 2004, hanno confermato la delicatezza del percorso.
Proprio questa caratteristica rende però il campo vario e divertente sia per giocatori di buon livello che per neofiti. Ed i neofiti sono la caratteristica del circolo, poiché dai primi anni il Golf Brianza Country Club si è distinto per le promozioni verso i neogolfisti e l’accessibilità delle sue strutture verso quanti mai si erano avvicinati al golf prima d’ora, buona ragione per iniziare i nostri eventi che portano gli chef alla conoscenza del golf proprio in questa struttura che ha visto realizzate le 18 buche nell’autunno del 1997.
Acquistato nella primavera ’98 dalla VI.CO che ha ristrutturato la Cascina Cazzù, attuale elegante Club House, inaugurata nel gennaio 2001.
I lavori di ampliamento del campo sono stati poi affidati a Baldovino Dassù, e successivamente il restyling delle buche esistenti a Giulio Cavalsani.
Nel 2005 sono stati rifatti tutti i bunker del percorso modificandone le caratteristiche, in alcuni il disegno, ma soprattutto la sabbia, avendo utilizzato la sabbia quarzosa bianca. Migliore uniformità di gioco soprattutto nelle giornate successive a forti piogge dove il dilavamento creava vari problemi sia di gioco che alla manutenzione.
All’interno della Club-House golfisti e non, possono utilizzare anche l’elegante Ristorante e comoda e la terrazza, rifugio al rientro del gioco, oltre ai servizi quali Pro-shop, spogliatoi e sauna.