Con il “Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe con insalatina aromatica”, Edoardo ha convinto la giuria a Milano, al Circolo Marras, lo spazio che ha ospitato la competizione a cui hanno preso parte 10 fra i migliori chef e sous chef italiani under 30.
Infatti il vincitore,originario di Renate, un borgo di sole 4mila abitanti in Brianza, è nato nel 1989 e da solo un anno e mezzo è chef a La Locanda del Notaio di Pellio Intelvi in provincia di Como, dove ha saputo confermare la stella Michelin che illumina il locale da sei anni, pur con il cambio della guida in cucina. Lui rappresenterà l’Italia alla finalissima della S.Pellegrino Young Chef 2018 in programma nel prossimo giugno a Milano.
Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli), Carlo Cracco (Cracco, Milano), Loretta Fanella (consulente pasticciera e Ristorante Borgo San Jacopo, Firenze), Anthony Genovese (Il Pagliaccio, Roma) e Ciccio Sultano (Duomo, Ragusa Ibla) – hanno assaggiato e valutato il signature dish di ogni candidato sulla base delle cinque “Regole d’Oro” che guidano la selezione: ingredienti, capacità, genio, bellezza e messaggio.
Fumagalli, che ha centrato l’obiettivo, è giunto alla Locanda del Notaio al termine di un percorso che l’ha portato spesso anche all’estero – a Le Taillevent di Parigi, o al prestigioso Daniel di New York, chef Daniel Boulud . “Il piatto che ho presentato – ha dichiarato Fumagalli a fine gara – deve molto a quanto ho appreso lungo il mio percorso. Aver vinto è una vera iniezione di fiducia e conferma che sto andando nella direzione giusta”
Al mese di dicembre 2017, quando verranno annunciati i 21 Young Chef che si sfideranno a giugno 2018 davanti a una prestigiosa giuria internazionale sarà assegnato un “Mentor Chef” con cui lavorare per mettere a punto il proprio signature dish. Per l’Italia, sarà Anthony Genovese chef del ristorante Il Pagliaccio di Roma ad affiancare Edoardo Fumagalli e ad accompagnarlo fino alla sfida mondiale.